Ciao Alby. Ho scoperto il tuo blog grazie all’ultimo libro di zerocalcare. Ma dove ti tenevano nascosto ? :) Mi piace molto il tuo stile, ti seguirò !
sae
07/12/2016 at 10:16
Ho scoperto solo ora il tuo blog, anche se già ti conoscevo da quando avevo letto il tuo primo libro. Dopo queste prime 3 parti ho ritrovato alcune sensazioni ed aneddoti che vivo e ho vissuto quando cerco di scrivere (sono “aspirante” sceneggiatore anche se è solo un hobby, il mio lavoro riguarda tutt’altro campo in cui bisogna essere più tecnici e inventivi che creativi): sensazioni legate all’autodisciplina, al perdere tempo su Facebook, alla frustrazioni… ti seguirò ancora, spero che i tuoi racconti siano sempre più frequenti.E da questo racconto mi sembra di capire che tu abbia chiesto il consiglio al collega Zerocalcare :-)
sushiecoca
10/07/2016 at 13:38
quanto pathos in questo post, quasi commovente.
d’altri tempi.
grazie albi, seguirò il blog come un cane fedele.
L’ispirazione arriva per un paio di secondi. Esattamente. Hai descritto la mia vita in una frase, in pratica, solo che tu disegni, io scrivo e basta perché a disegnare faccio proprio schifo. Però ti capisco, è una sofferenza ogni volta, che ogni due giorni personalmente cambio idea, cambio libro, mi maledico, mi sento in colpa perché scrivo invece di studiare, mi distraggo, studio, esco. La vita di chi cerca di fare arte, in qualsiasi modo, è difficile.
Bellissimo. Io non affronto il digitale per i tuoi stessi motivi. Lo uso pochissimo (per applicare i retini, nel mio caso). Non sto curando il mio blog da tanto tempo perché al momento non posso più postare i miei fumetti online. È arrivato un editore e ha la priorità sulle cose che faccio. Comunque questo tuo fumetto mi ha fatto pensare. Grazie per averlo realizzato. E grazie ad Alice per avermelo segnalato.
5 Comments
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Ciao Alby. Ho scoperto il tuo blog grazie all’ultimo libro di zerocalcare. Ma dove ti tenevano nascosto ? :) Mi piace molto il tuo stile, ti seguirò !
Ho scoperto solo ora il tuo blog, anche se già ti conoscevo da quando avevo letto il tuo primo libro. Dopo queste prime 3 parti ho ritrovato alcune sensazioni ed aneddoti che vivo e ho vissuto quando cerco di scrivere (sono “aspirante” sceneggiatore anche se è solo un hobby, il mio lavoro riguarda tutt’altro campo in cui bisogna essere più tecnici e inventivi che creativi): sensazioni legate all’autodisciplina, al perdere tempo su Facebook, alla frustrazioni… ti seguirò ancora, spero che i tuoi racconti siano sempre più frequenti.E da questo racconto mi sembra di capire che tu abbia chiesto il consiglio al collega Zerocalcare :-)
quanto pathos in questo post, quasi commovente.
d’altri tempi.
grazie albi, seguirò il blog come un cane fedele.
L’ispirazione arriva per un paio di secondi. Esattamente. Hai descritto la mia vita in una frase, in pratica, solo che tu disegni, io scrivo e basta perché a disegnare faccio proprio schifo. Però ti capisco, è una sofferenza ogni volta, che ogni due giorni personalmente cambio idea, cambio libro, mi maledico, mi sento in colpa perché scrivo invece di studiare, mi distraggo, studio, esco. La vita di chi cerca di fare arte, in qualsiasi modo, è difficile.
Bellissimo. Io non affronto il digitale per i tuoi stessi motivi. Lo uso pochissimo (per applicare i retini, nel mio caso). Non sto curando il mio blog da tanto tempo perché al momento non posso più postare i miei fumetti online. È arrivato un editore e ha la priorità sulle cose che faccio. Comunque questo tuo fumetto mi ha fatto pensare. Grazie per averlo realizzato. E grazie ad Alice per avermelo segnalato.